Emma Bonino

Conoscere l'Africa e i suoi problemi

+ Europa

Emma Bonino è considerata da molti una donna capace di smuovere le tante coscienze della società civile. Dopo essere stata eletta negli anni 70 e 80 del XX secolo per varie legislature deputata alla Camera e al Parlamento europeo, ricopre la carica di Commissaria europea dal 1995 al 1999, per poi nel 2006 essere Ministro del Commercio internazionale e delle politiche europee nel Governo Prodi II, vicepresidente del Senato della Repubblica dal 6 maggio 2008 al 15 marzo 2013, e successivamente Ministro degli affari esteri nel Governo Letta.

Oltre ad aver ricoperto importanti cariche nel Partito Radicale, è stata membro del comitato esecutivo dell'International Crisis Group, ideatrice e promotrice della Corte penale internazionale, professoressa emerita all'Università Americana del Cairo, delegata per l'Italia all'ONU per la moratoria sulla pena di morte. Nel 2011 è l'unica italiana inclusa dalla rivista statunitense Newsweek nell'elenco delle "150 donne che muovono il mondo" (fonte Wikipedia).


Una Senatrice riconosciuta nel mondo

Papa Francesco nel 2016, ha definito Emma Bonino come una "grande dell'Italia di oggi" in quanto "persona che conosce meglio l'Africa". La senatrice Bonino è una donna di altissimo profilo internazionale, infatti molti leader politici e intellettuali la considerano persona di grande livello umano e culturale. In un momento così critico per l'intera umanità, Emma Bonino rappresenta quel punto di forza per ripartire con coraggio.

La storia la fanno gli esseri umani, con i loro valori e qualità personali. Lo Universal World dedica con grande piacere una pagina speciale alla leader di +Europa.

Colpisce questo bellissimo pensiero della senatrice Bonino: "Nessun Paese europeo – né quello più grande né quello con il più ricco patrimonio culturale – può pretendere di vincere da solo le grandi sfide della diplomazia culturale. Per costruire un fronte unico a difesa dei valori di libertà, diversità e pluralità, occorre un'azione di ampio respiro che solo un soggetto realmente globale, come gli Stati Uniti d'Europa, potrà efficacemente assicurare".